ANZITUTTO FACCIAMO CHIAREZZA!
Le figure professionali che lavorano nell’ambito della psicologia sono varie.
Sai quale è ad esempio la differenza tra counsellor, dottore in scienze tecniche e psicologiche, psicologo, psicoterapeuta e psichiatra?
Ti invito a leggere i contenuti che trovi in questo link per avere le idee più chiare. Per informazioni sulla figura del counsellor, che non è riportata all’interno dell’opuscolo collegato al link, puoi fare riferimento all’articolo presente nel mio blog intitolato ‘Che cosa è il counselling’ oppure alla sintetica descrizione che trovi cliccando qui.
LO PSICOLOGO E I FERRI DEL MESTIERE
CONOSCENZA, COMPETENZE E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE
Lo psicologo può avvalersi di svariati strumenti per lo svolgimento della sua professione. Ciò non significa che se deciderai di rivolgerti ad uno di loro sarai necessariamente sottoposto ad interrogatori, misurazioni delle tue capacità o analisi della tua personalità. Tutt’altro.
Innanzitutto lo strumento principe per lo psicologo è lui stesso, con la sua competenza, la sua conoscenza, la capacità critica, l’attenzione e l’etica che lo guideranno nella scelta di eventuali strumenti utili ad una maggiore comprensione della persona che si trova davanti.
In secondo luogo alcuni strumenti di cui si avvale sono necessari per stabilire una relazione con il suo cliente, mi riferisco ad esempio al colloquio individuale (anche chiamato intervista).
ALLEANZA TERAPEUTICA
La relazione terapeutica è di fondamentale importanza, lo psicologo infatti, a differenza del medico, non ha a disposizione strumenti specifici di cura come i farmaci o gli esami clinici. L’unico strumento di cura e di intervento di cui egli dispone è la parola. Il luogo di elezione per l’intervento psicologico è la relazione.
Attraverso la relazione lo psicologo tenta di promuovere la tua autonomia, ti propone di lavorare insieme (e non al tuo posto) alla ricerca di mondi possibili. Il rapporto di fiducia e di collaborazione che si stabilisce tra psicologo e paziente, anche detto alleanza terapeutica, può rivelarsi determinante ai fini del tuo percorso di crescita e di cambiamento.
COLLOQUIO
Il colloquio psicologico può essere definito come lo strumento privilegiato dello psicologo, uno strumento apparentemente semplice poiché si avvicina molto alla normale attività di conversazione tra due persone.
In realtà la professionalità dello psicologo e la sua esperienza, maturata in anni di studio prima e pratica poi, rendono invece il colloquio psicologico un’attività nettamente differente. È soprattutto attraverso il colloquio che lo psicologo raccoglie una serie di informazioni utili a comprendere la natura del tuo disagio. Il colloquio (o l’intervista) si differenzia in base al grado di strutturazione, può seguire una scaletta molto rigida composta di domande specifiche che intendono analizzare un determinato argomento, oppure essere meno strutturato e somigliare più ad una conversazione.
Il colloquio/intervista, insieme agli altri strumenti, consente di trarre delle informazioni sulle tue attitudini, le tue conoscenze, le tue convinzioni, le tue aspirazioni e i tuoi conflitti interiori. Tutte informazioni indispensabili ai fini di una diagnosi o dell’identificazione del ‘problema’.
TEST/QUESTIONARI
In ultimo i test sono utili per ottenere una misurazione obiettiva e standardizzata di alcune caratteristiche psichiche. Esistono vari tipi di test e si differenziano in base a ciò che si propongono di misurare.
Ad esempio tra i test cognitivi, chiamati anche di rendimento, di efficacia o di prestazione si collocano
- i test di intelligenza (avrai sentito parlare del test per misurare il quoziente intellettivo);
- i test attitudinali;
- i test di profitto (utilizzati in ambito scolastico);
- i test clinico-diagnostici;
tra i test non cognitivi, chiamati anche di prestazione tipica, si distinguono quelli
- di personalità (tra cui il test di Rorschach, quello delle figure astratte che sembrano macchie d’inchiostro, per intenderci);
- di atteggiamento.
DI QUALI STRUMENTI MI AVVALGO
Personalmente, mi avvalgo di test cognitivi soprattutto nell’ambito della valutazione del funzionamento cognitivo globale del cliente prima e dopo un intervento di riabilitazione cognitiva.
Utilizzo frequentemente dei test non cognitivi di personalità soprattutto con i bambini: questi test si presentano come delle attività di disegno (non invasive), quindi i bambini si divertono, ma al tempo stesso i disegni si configurano come preziosi strumenti psicodiagnostici.
In ultimo, spesso utilizzo i questionari per meglio comprendere la personalità degli adulti. Generalmente sono costituiti da una sequenza prestabilita di domande, le quali possono essere a risposte chiuse o a risposte aperte. Puoi compilare il questionario in totale autonomia e con un tempo adeguato a disposizione.
COME RISPONDONO LE PERSONE
Ciò che ho osservato, nella mia esperienza professionale, nella maggior parte dei casi, è che in un primo momento, quando ancora non si è creata una certa complicità o reciprocità, le persone mostrano timidezza e un po’ di imbarazzo, ma tutto questo svanisce nel giro di uno due incontri, perché successivamente le persone si aprono in fiumi di parole. La frase che spesso mi sento dire è: “Sa, Dottoressa? Non avrei mai pensato di riuscire a parlare così liberamente di cose tanto personali con un’estranea”.
Spero che dopo questa lettura sarai in grado di avere una visione dello psicologo più ‘umanizzata’. Tieni sempre presente che l’obiettivo dello psicologo non è quello di entrare nella tua mente e analizzarla, quanto piuttosto comprendere come sei fatto per guidarti ad una maggiore conoscenza di te stesso e guadagnare in qualità di vita.
Fonti:
- Ercolani, A.P. (2012), Strumenti statistici per la ricerca, la valutazione e la diagnosi in psicologia, Milano, Raffaello Cortina Editore
- Kaneklin C., Gozzoli C. (2015) Psicologo Domani, Volume 1, Trento, Erickson